Domenica 9 novembre, si è svolta la 17^ edizione dell’Historic Adventure, raduno riservato ai fuoristrada d’epoca con età minima di 20 anni muniti di CRS (Certificato di Rilevanza Storica) organizzato dall’Historic Club Schio.
Oltre trenta veicoli hanno solcato strade non asfaltate aperte al passaggio veicoli dove, tra una sosta e l’altra, sono state eseguite alcune prove di abilità.
L’appuntamento, nel soleggiato e freddo mattino, si è avuto a Gallio dove gli equipaggi, dopo una gradita colazione, si sono trovati subito ad eseguire una prova di padronanza del veicolo.
Un equipaggio alla volta, partendo da fermo, doveva avvicinarsi ad un ostacolo costituito da lattine, fino a fermarsi il più possibile a ridosso senza far cadere nulla: la distanza minore tra massima sporgenza anteriore del veicolo e la barriera, era “l’unità di misura” della percezione e controllo del veicolo.
Poiché la prova era individuale, concluso il test, ogni veicolo ha seguito le indicazioni del road book per percorrere le strade sterrate, contornate dalla natura che tra i colori autunnali mescolati ai fusti delle alberature confuse tra il nero ed il grigio, dipingeva una palette incredibile!!!
I conducenti hanno guidato con l’aplomb degno dei gentiluomini, e, laddove qualche pozzanghera emergeva sul fondo stradale, non mancava qualche schizzo sulle carrozzerie, a dare un senso giocoso a queste vetture –un tempo mezzi di lavoro – e che ancora oggi possono essere utili ed inarrestabili in caso di emergenze territoriali.
Arrivati gli equipaggi alla spicciolata a Piazzale Lozze, dopo una pausa ritemprante con panino e bevanda, si è tenuta la seconda prova, dove i conduttori, con gli specchietti retrovisori temporaneamente oscurati, hanno dovuto eseguire una manovra in retromarcia che consisteva nel passare con la ruota posteriore destra sopra alcune tavolette di ligneo per verificare chi davvero sapesse dove gli pneumatici si appoggiano, in condizioni disagevoli.
Mano a mano che i veicoli eseguivano uno alla volta il test d’abilità, gli equipaggi prendevano la direzione indicata nel road book e si impegnavano a piedi nello svolgere la terza prova, che consisteva nel trovare a terra una foglia di latifoglia della maggior dimensione possibile – segno della natura che trova il riposo in vista dell’inverno – la cui dimensione era da inserire nel punteggio dei test di abilità, per cui la somma delle prestazioni ha poi definito la classifica dei più bravi nei giochi di questo raduno.
Raggiunto il rifugio Val Maron si è pranzato in allegria, organizzando una fotografia aerea di tutti i partecipanti.
Ritornati a Gallio da dove si era partiti il mattino, si sono svolte le premiazioni dei più valenti fuoristradisti del raduno, sognando già l’edizione 2026 – la 18^ edizione – immaginando, magari, strade ammantate di bianco.



