6 infiniti giorni, notti incluse. Una gara oltre ogni limite, dove gestisci le tue ore di sonno e le ore di percorrenza. Vince chi taglia prima il traguardo ma vince anche chi ha la forza di non ritirarsi, chi riesce a tagliare il traguardo nonostante tutto.
Siamo sui più importanti 4.000 metri delle Alpi, sul Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello Regionale del Mont Avic, un percorso di 330 chilometri da percorrere in un massimo di 150 ore e un dislivello di metri 24.000 D+. Numeri da paura ma assolutamente reali per questa gara, il TOR330 – Tor de Geants.
529 finisher
556 ritirati
Non siamo a Schio, ma alcuni scledensi hanno avuto il coraggio di essere lì a Courmayeur, luogo della partenza. I nostri eroi scledensi sono:
Riccardo Casarotto
Gara conclusa sotto le 130 ore
Andrea Massalin
Gara conclusa appena sotto le 150 ore (limite massimo)
Gaetano Calgaro
Si è fermato dopo 220 Km, alle 2,30 del mattino a causa di una bufera di neve a 2.800 metri
Chi ha partecipato dice che è una gara epica, una gara contro sé stessi, un viaggio, un sogno, un’esperienza indimenticabile; condivisione, amicizia, fatica, stanchezza, fame, crisi, sorrisi dei volontari, salite e discese infinite di giorno e di notte, freddo, vento, sole e neve.